“L’ANPI vota come Casapound” e altre falsità

Questo articolo nasce con la precisa esigenza di ristabilire la verità dopo gli attacchi subiti dal nostro Presidente Carlo Smuraglia (Partigiano del Corpo Italiano di Liberazione) e dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Non parleremo in questa sede delle motivazioni che hanno spinto l’Associazione ad esprimere contrarietà alla Riforma Boschi-Verdini (motivazioni che potete consultare qui).

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha sbagliato a schierarsi per il NO alla Riforma Costituzionale Boschi-Verdini. L’ANPI non si deve occupare di politica.

FALSO. Gli scopi dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sono ben descritti nell’Articolo 2 dello Statuto consultabile qui.

Inoltre parlare di Resistenza, di Partigiani, di Liberazione, e di costruzione di un mondo libero dall’oppressione del Nazifascismo significa di fatto parlare di politica, cioè di un’idea di società.

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia nasce con l’obiettivo di non perdere lo spirito che portò alla Guerra di Liberazione dal Nazifascismo e alla stesura della Costituzione della Repubblica Italiana.

L’ANPI non si occupa e non si deve occupare della politica dei partiti. L’ANPI non è un partito politico, non concorre al governo del paese e non ha nessuna intenzione di diventarlo perché gelosa della sua autonomia.

L’ANPI inoltre ha già più volte nella sua storia preso posizione contro provvedimenti legislativi. Così come contro la Riforma Costituzionale di Berlusconi nel 2006, non suscitando tutte queste polemiche (come testimonia la foto a lato). Anzi, in molti

firenze1giugno

Anno 2006. ANPI e ARCI schierate per il NO al Referendum sulla Riforma Costituzionale di Berlusconi. Cliccando sull’immagine puoi leggere l’articolo

salutarono la posizione dell’ANPI come positiva. Gli stessi che oggi dicono che l’Associazione deve occuparsi di altro.

Con la decisione di votare NO alla Riforma Costituzionale Boschi-Verdini, l’ANPI si è spaccata perché la decisione è stata presa soltanto dai dirigenti.

FALSO. Come in tutte le associazioni democratiche, le decisioni vengono assunte dagli organismi dirigenti e dai congressi, cioè dalle assemblee degli iscritti. A Empoli la posizione di contrarietà alla Riforma Costituzionale Boschi-Verdini è stata presa all’UNANIMITA’ nel Congresso di Sezione (cioè l’assemblea degli iscritti) tenutosi il 30 gennaio 2016. Successivamente il Congresso di sezione della Provincia di Firenze ha confermato il NO alla Riforma il 18 marzo. Al Congresso Nazionale a Rimini ha partecipato più del 90% dei delegati (una media di 345 presenze giornaliere). La discussione ha visto 94 interventi e il No al Referendum sulla Riforma Costituzionale Boschi-Verdini è stato approvato da 347 voti favorevoli e soltanto 3 astenuti. Nessun contrario.

Si può seriamente parlare di spaccatura?

Avete deciso di cacciare chi voterà SI alla Riforma Boschi-Verdini. Non siete democratici.

FALSO. L’ANPI non ha deciso di cacciare proprio nessuno. Semplicemente è stata assunta una posizione dalla stragrande maggioranza degli iscritti e quella è la posizione ufficiale dell’ANPI. E’ semplicemente una questione di serietà.

13082646_1032612766828228_5655584200470108164_n

Il dibattito organizzato dall’ANPI di Empoli il 30 aprile tra esponenti del Comitato per il Si e per il No alla Riforma Boschi-Verdini

Inoltre ci risulta che ad oggi (maggio 2016) l’ANPI di Empoli sia stata l’unica organizzazione ad aver organizzato un dibattito sul Referendum davanti a circa 300 ragazze e ragazzi delle scuole superiori, invitando esponenti del SI (Carlo Fusaro) e del NO (Francesco Baicchi). Non ci risulta che siano state organizzate nella zona iniziative simili da parte di organizzazioni dichiaratamente schierate.

 

 

L’ANPI voterà come Casapound.

FALSO DUE VOLTE! L’ANPI ha da sempre chiesto la messa al bando delle organizzazioni neofasciste in ottemperanza ai principi della Costituzione Repubblicana. Abbiamo sempre dimostrato che noi i fascisti li combattiamo, sia a livello locale (vedi articolo qui), sia a livello nazionale (vedi articolo qui).

L’ANPI ha le sue motivazioni per votare NO al Referendum Costituzionale Boschi-Verdini e all’Associazione non interessano né quelle dei discendenti dei carnefici fascisti, né quelle di coloro che la Costituzione hanno provato a modificarla più volte.

Vista l’attenzione chiediamo a tutti coloro che ritengono le organizzazioni neofasciste come un male (come evidentemente il Ministro Boschi) di prendere posizione contro la circolare del Ministero dell’Interno (Ministro Angelino Alfano) che definisce Casapound dei “bravi ragazzi” (la circolare del Ministero dell’Interno qui). Ma soprattutto chiediamo quello che chiediamo da sempre: la messa al bando delle organizzazioni neofasciste in ottemperanza ai principi della Costituzione Repubblicana.

L’ANPI non è più dei Partigiani, perché i “veri partigiani” voteranno SI.

FALSO. Potremmo fare un elenco sterminato di Partigiani che a ottobre voteranno NO alla Riforma Costituzionale Boschi-Verdini, ma abbiamo troppo rispetto per loro e per quello che hanno fatto durante il Nazifascismo. Non saremo noi ad usarli come figurine. Noi parleremo dei temi e delle motivazioni del NO.

La decisione dell’Associazione di aprire (nel 2006) il tesseramento anche a chi non aveva fatto la Resistenza nasceva dalla necessità di conservare la memoria della Liberazione. Ma soprattutto derivava dalla volontà di attuare i valori della Costituzione della Repubblica anche quando coloro che avevano combattuto i Nazifascisti non ci sarebbero stati più per motivi anagrafici. E’ curioso vedere come coloro che all’epoca salutarono l’apertura del tesseramento ai giovani come “atto di lungimiranza” dell’Associazione, adesso tentino di screditarci perché non siamo favorevoli alla Riforma della Costituzione Boschi-Verdini.

L’ANPI ritiene che la Costituzione sia intoccabile. Il SI è per il cambiamento, il NO è per lasciare tutto com’è.

FALSO. I Padri Costituenti scrissero l’articolo 138 perché sapevano benissimo che il mondo sarebbe cambiato e che la Costituzione avrebbe avuto bisogno di una modifica. Il problema non è cambiare ma COME si cambia. Noi pensiamo in peggio per queste motivazioni.

L’ANPI è strumentalizzata dai partiti politici e vuole attaccare il Governo Renzi.

FALSO. Con tutto il rispetto per Matteo Renzi e il suo Governo, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha più di 70 anni di storia alle spalle. Pensare di votare SI o NO alla Riforma Costituzionale Boschi-Verdini perché piace o non piace il Governo Renzi è infantile oltre che stupido.

Se vincerà il SI la nuova Costituzione durerà probabilmente 50/60 anni (cioè fino al 2060).

Per noi il problema è: ma siamo sicuri che tra 30 o 40 anni non siano più necessari i contrappesi istituzionali garantiti dalla Costituzione del 1945?

Inoltre tutti coloro che sono intimoriti dalla strumentalizzazione dell’ANPI possono dormire sonni tranquilli. Il direttivo ANPI di Empoli ad esempio è composto per la stragrande maggioranza da persone senza tessera di partito in tasca. Anzi, spesso si sono avvicinate all’ANPI perché nauseate dalla politica dei partiti. Potete stare sereni, l’ANPI è autonoma dai partiti politici, nel rispetto dei ruoli reciproci.